O, per lo meno, la meno fotogenica.
Colpa dello zucchero di canna – quello della linea equo e solidale dell coop, umile ma onesto, il cui colore mal si combina con quello della mela, probabilmente. Ma buonissimo: un sapore particolare che lascia in bocca un leggero retrogusto di liquirizia che ben si sposa alla dolcezza aromatica delle mele.
E colpa pure delle mele che avevo in casa, forse: ci vorrebbero le renette, si sa, ma causa neve non potevo andare a fare la spesa (è ancora sepolta sotto una montagna di neve, e le strade sono ghiacciate: voglia di muoverla, zero) e mi sono accontentata delle delicius, che forse hanno contribuito a dare quel colore un po’ verdognolo dell’interno.
E poi, non avevo neanche lievito. Serviva quello istantaneo per dolci, ma in casa manco un grammo. E allora ho usato il bicarbonato, mescolandolo ad un po’ di succo di limone. In questo modo, grazie all’aggiunta di un elemento acido, il bicarbonato funziona da lievito. In modo perfetto, devo dire, credo quindi che lo utilizzerò spesso.
Insomma, ho preso una ricetta (di Roberto) e l’ho cambiata. Ed il risultato, sicuramente non bello all’occhio, è stato molto soddisfacente. La torta si è come volatilizzata, e io e Irene non capiamo ancor come possa essere successo tanto in fretta.
Ingredienti
1kg di mele
due uova intere
175 gr di zucchero di canna
150 gr di farina 00
3 gr di bicarbonato e 3 di succo di limone
3-4 cucchiai di olio di semi (arachide, riso)
Cannella in abbondanza.
zucchero di canna e burro per lo stampo
Procedimento
Sbucciare le mele e tagliarle a pezzetti piccoli e regolari.
Imburrare e cospargere di zucchero di canna una tortiera di ca 25 cm di diametro.
In una terrina montare le uova con lo zucchero, unire l’olio e mescolare bene. Aggiungere la farina a poco a poco fino e unire il bicarbonato e ed il succo di limone, me scolare bene all’impasto e unirvi le mele e la cannella.
Mescolare velocemente il tutto, bicarbonato e limone vanno usati in fretta (altrimenti perdono il potere lievitante) versare nella tortiera e ricoprire con zucchero di canna.
Cuocere a 170° C per un’ora circa.
Ps. Una volta fredda, mi è venuta voglia di aggiungere un tocco di vaniglia. Ed ho spolverizzato con abbondante zucchero a velo, aromatizzato naturalmente. Dimenticando cioè per mesi un paio di baccelli di vaniglia in un barattolo pieno di zucchero. Semplice ed efficace.
15 COMMENTS
A me piace moltissimo lo zucchero di canna della coop. Lo trovo perfetto anche nei dolci con le pere e la frutta secca..
Mi è molto interessato il tuo esperimento con bicarbonato e limone. Lo voglio proprio provare. 🙂
Ti dirò: la mela con la liquirizia è una scoperta. Ho comprato per puro caso una confettura di mele e liquirizia di Rossano ad una bancarella di una fiera qualche tempo fa. Un piccolo barattolo che ho assaggiato al momento….SGOMENTO:una roba che non ti puoi immaginare, o invece puoi visto che hai fatto una torta sullo stesso tema. Un’unione da sturbo…ti dico che non ho il coraggio di aprire il barattolo per paura di finirlo…sarò malata? La tua torta non solo è magnifica ma splendida nella sua semplicità. Un abbraccione, Pat
meglio un buon sapore che dici ?!!
….ci vedevo bene un pò di uvetta passita e pinoli…….ma anche se dici che è brutta a me sta torta fa impazzire…e adoro lo zucchero di canna……..
Ciao Teresa, non sono d’accordo..non è affatto brutta e solo a guardarla mi fa venire l’acquolina in bocca! Complimenti per il blog e in risposta alla tua domanda, no sono veneta ma mio marito è greco 🙂 Buon fine settimana
Grazie mille, mi fa piacere sapere che hai confidenza con la grecia, vuol dire che le tue ricette sono attendimili… ne ho viste diverse che mi ispirano… a presto!
Naturalmente “c’e” non esiste!!
No in effetti bellissima non è, ma è come il brutto anatroccolo no? Alla fine ci piace di più !!?…sai quante cose brutte facciamo in cucina…e poi c’e le mangiamo lo stesso con soddisfazione!! Bisognerebbe fare un conest con i piatti più brutti da vedere me squisiti al palato. Ciao
Sarebbe una bellissima idea, potresti organizzarlo. E questa torta avrebbe ottime possibilità… ciao! 🙂
In realta’ non mi sembra brutta per nulla!
Grazie, poalam, ma bruttarella lo è, dai. Anche se, si sa, ogni scarraffone… ;-))
è in forno. Avevo tutti gli ingredienti in casa compreso un surplus di mele notevole. L’impasto è davvero particolare, con tutti quei pezzettini di mela. Ti farò sapere. Baci. Caps
Ho letto: brutta ma buona. Esattamente come la vedo io… e domani ne faccio un’altra.:)
Ciao Teresa! E’ bella la torta, ha carattere! Credo che le torte, specie quelle di mele devono essere toste e rustiche. Ottimo il colore ocra, si sposa bene con il bianco dello zucchero a velo. A proposito di vaniglia, sarebbe ottima servita con una pallina di gelato. Anch’io oggi sono rimasta a casa, bloccata dalla neve. Ho preparato un secondo però, mi sa che la neve ha ispirato tanti di noi oggi…
Eh, magari averla la pallina di gelato, ma sono giorni di magra, con questa neve. Difficile uscire, macchina bloccata, e si fa con quello che in casa… grazie, ben trovata!!!