Non sono brava a raccontare delle cose che faccio: non amo fermarle racchiudendole dentro parole. Cosi’ come non ho mai amato le fotografie di vita quotidiana o, peggio, le riprese video. Preferisco rivivere le emozioni attraverso il ricordo: provo gioia, infatti, nell’accarezzare la memoria. Magari è solo una forma di difesa, chissà: in questo modo posso operare una selezione, forse, e fare tesoro di tutto ciò che ho avuto, anziché perdermi a rimpiangere quello che ho perduto.
< style=”text-align: justify;”>Al Salone, mi sono comportata allo stesso modo. Sono andata, accompagnata da Maria, accogliendo l’invito di Gente del Fud di partecipare ad uno dei loro showcooking ed ho cucinato: non fotografando nulla di quei momenti, decidendo cioè di godermi in pieno la possibilità di incontrare dal vivo un sacco di persone che, sinora, avevo conosciuto solo attraverso uno schermo. E scegliendo, d’accordo con Titti – la mia compagna di avventura – un piatto tipico campano: la pasta patate e provola. Concendendo, in questo modo, ad Antonio Lucisano – direttore del Consorzio mozzarella di bufala campana dop – di raccontare della provola e delle differenze, spesso dimenticate, con la mozzarella affumicata e a Dario Meo, di Casa Barone, di parlare del pomodorino del piennolo. Due prodotti eccezionali, che se non conoscete vi consiglio di provare in fretta.
Pasta patate e provola

Una volta cotta la pasta, spegnete, aggiungete la mozzarella affumicata tagliata a dadini e mantecate vigorosamente. E poi servite, non dimenticando una spolverata di buon pepe macinato al momento.
8 COMMENTS
E’ davvero deliziosa….
Ho provato mmm com’è buona anzi è buonissima.
Sai una cosa? Ho provato ad inserire una piccola variante, purtroppo a causa della impossibilità a reperire la mozzarella affumicata in zona.
Al posto dei pomodorini ho usato i datterini di Vittoria che mi ha spedito un amico e che li coltiva in serra biologica ed al posto della mozzarella affumicata ho “osato” aggiungere la scamorza di Floresta (un paesino montano del messinese).
Il risultato è andato oltre ogni aspettativa.
Il sapore più deciso della scamorza è stato contrastato validamente dalla maggiore dolcezza dei datterini.
Mi piange il cuore per due cose: 1) che non ho potuto assaggiarla; 2) che non ho potuto abbracciarti. E l’ordine non è per forza questo.
Bacione, Pat
Wow adoro la pasta e patate e questa ha un aspetto delizioso, complimenti! un abbraccio!
Buona!!
Nella sua semplicità resta un piatto meraviglioso , e direi anche comfort food .A volte , ma proprio per esagerare aggiungo la nduja. Buona me venuta voglia.
Ciaoooo
Oh Teresa che poesia!
La pasta e patate è uno dei miei cavalli di battaglia;è uno di quei primi che quando lo preparo mi siedo e me lo devo godere!!
A quest’ora non si scherza con “sti”piatti!!!
Bonaaaaaa…
Appetitosa!!!