
Da parte mia, ovviamente, non partecipo al concorso. Ma siccome ho avuto il piacere – ed il privilegio – di ricevere gli stessi prodotti inviati ai partecipanti qualche ricetta la preparerò anche io. Anche perché – come forse qualcuno avrà già notato – faccio parte del gruppo di blogger scelte per provare a raccontare in rete un po’ del sapore del grano duro lucano.
Inizio oggi, con dei biscotti adatti alla colazione, visto che sono perfetti per essere inzuppati nel latte. Ispirati alle pastarelle materane , un biscotto morbidissimo e buonissimo che vi consiglio di assaggiare nel latte non appena ne avrete l’occasione. Intanto, però, preparatevi questi (che poi sono la versione con semola di questi).


- 500 gr di semola rimacinata Mangiare Matera
- 200 gr di zucchero semolato
- 2 uova
- 100 ml di olio extravergine di oliva (del tipo fruttato leggero)
- 80 ml di latte
- buccia grattugiata di un arancia
- 12 gr di ammoniaca (compratela in farmacia, spenderete molto, ma molto meno che comprando quella del super)
- ancora un po' di latte e di zucchero per decorare
- Innanzitutto, lavoro insieme le uova e lo zucchero, io ho usato la frusta per montare dell'impastatrice ma va bene anche un frullino normale) finché lo zucchero non appare ben sciolto . Si aggiunge poi l'olio e si mescola con un cucchiaio di legno, aggiungendo ancora - in successione - la buccia grattugiata ed il latte (in cui si sarà fatta sciogliere l'ammoniaca). Poi, a poco a poco e sempre mescolando, la semola e si cambia frusta (passando a quella a k) impastando velocemente fino ad ottenere un impasto liscio e sodo.
- A questo punto, si rovescia sul piano di lavoro e si formano dei cilindretti alti poco più di un dito che vengono spennellati con ancora un po' di latte e passati - dal lato bagnato - in un piatto con dello zucchero semolato.
- Poi si dispongono belli larghi (in cottura crescono molto!) in una teglia foderata con carta da forno con il lato con lo zucchero rivolto verso l'alto e si cuociono a 180-200 gradi per una decina di minuti. A fine cottura, aprire il forno in fessura e finire di cuocere così per un minuto.
E se sentite puzza di ammoniaca, non preoccupatevi. Sparisce subito, non appena i biscotti saranno raffreddati. 🙂
7 COMMENTS
Non conoscevo affatto quei biscotti materani, ma mi ispira assai questa tua versione.. la proverò!
Mi piace assai questa ricetta……..Anch’io ho pubblicato la mia prima……..
Bacio
E ieri è arrivato anche a me il pacco per il contest… mi abituerò mai a scartare la busta del pane e a non commuovermi? A tuffarci subito il naso dentro per respirare tutto il profumo di casa mia?
Grazie ancora Teresa
li provo subito sono molto invitanti!!!Ho già preparato un paio di ricette devo solo trovare il tempo per pubblicarle. apresto,Peppe.
Quanto sono belli! Adoro questo tipo di biscotti
Che buoni che sembrano questi biscotti!!
Ricordo Matera per una gita che feci con la scuola al 5° anno delle superiori, mi è rimasta nel cuore la sua bellezza aspra e senza fronzoli. Anche io non ho fatto in tempo ad inviare la mail per partecipare al concorso, ma ricordo ancora la meraviglia di veder arrivare a casa il corriere con i prodotti per IoChef !!!
Bisogna organizzare qualcosa con le eccellenze agroalimentari irpine, che ne dici Teresa De Masi?
Non sono riuscita a partecipare a questo bellissimo contest ma sto già gustando con gli occhi tante bellissime proposte.
Che bello lo scatto di Matera, una città unica nel suo genere e quasi surreale che subito mi porta in mente bei film.
I tuoi biscotti mi piacciono tanto anche per la forma, buona giornata
Enrica