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pollo alla diossina

“Il pollo alla diossina. Ma non nella terra dei fuochi”

pollo alla diossina

Tanto per cambiare.  Brutte notizie dal fronte alimentare. Mangimi contaminati dalla diossina: ora tocca ai polli e alle galline con cui magari facciamo il brodino per i nostri bambini.  E usati da piccoli produttori, da quelli che ti vendono il polletto a km zero, allevato con amore ed attenzione.

La prova ulteriore, nel caso ce ne fosse bisogno, che non è certo il km 0 a tutelare la nostra salute: servono tracciabilià e controlli. Ma non solo in Campania, come tentano di farci credere.  Ma anche nell’operoso nord est.

Dove accade  anche questo.

È allarme mangimi contaminati dalla diossina in Polesine. Il servizio veterinario dell’Ulss 18 è impegnato in controlli a tappeto per debellare la minaccia. Si tratta di becchime destinato al pollame da cortile, prodotto da un’azienda umbra in provincia di Perugia che rifornisce in provincia di Rovigo le ditte Martinello Renzo di Lendinara e Salvan Fernando di Borsea.

Due rivenditori di cibi per animali e cura del giardino la cui clientela è composta per lo più da allevatori che hanno un pollaio casalingo, non aziende agricole medio-grandi. I negozi hanno già restituito alla ditta di Petrignano di Assisi il prodotto contaminato. È molto probabile, però che chi ha comprato il mangime l’abbia anche già consumato. L’importante è sospendere immediatamente l’utilizzo di questo prodotto e non abbattere gli animali o gettare le uova.

L’allarme è partito dal servizio veterinario dell’Ulss 18. Con una nota, l’azienda sanitaria del capoluogo ha spiegato che «la sezione di veterinaria e sicurezza alimentare della Regione Veneto ha trasmesso un elenco di mangimi per animali contaminati da diossina, ricevuto dalla Regione Umbria e rientrante nel quadro del sistema europeo di rintraccio degli alimenti e mangimi contaminati». La contaminazione è stata originata da una partita di mais di provenienza ucraina, sbarcato nel porto di Ravenna, poi fornito a industrie mangimistiche italiane.

Fonte: Il Gazzettino

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