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“La mozzarella di bufala campana? Mangiatene tranquilli, a volontà. Purché sia DOP”

 

 
 
Dovrebbe farlo il governo (centrale o regionale. o – meglio – ambidue): in un paese serio dovrebbe andare così. Dovrebbe farlo, per difendere la salute dei consumatori innanzitutto, ma anche una delle eccellenze che tutto il mondo ci invidia. Invece, sul problema dell’inquinamento del territorio campano continua il silenzio, mancano controlli e monitoraggi e si lascia spazio ad informazioni di tipo terroristico.
 
Dovrebbe farlo il Governo, ma non lo fa. E allora il controllo sulla mozzarella di bufala campana lo ha fatto il consorzio, in collaborazione con le principali associazioni a difesa dei diritti dei consumatori.
Il risultato? la mozzarella di bufala campana è sicura: aldilà di ogni ragionevole dubbio.

Questo, il comunicato stampa del Consorzio per la Tutela del Formaggio Mozzarella di Bufala Campana. Per cui, mangiate pure tutta la mozzarella che volete. Purché sia DOP, ovviamente.

LE APPROFONDITE ANALISI ESEGUITE DA UN PRESTIGIOSO LABORATORIO TEDESCO CONFERMANO QUANTO GIA’ EMERSO DA MIGLIAIA DI CONTROLLI EFFETTUATI IN ITALIA: IL PRODOTTO DOP E’ ASSOLUTAMENTE SICURO

E’stata ribattezzata “Operazione Trasparenza” ed è stata a tutti gli effetti un’operazione senza ombre che ha visto una positiva collaborazione tra il Consorzio di Tutela Mozzarella di Bufala Campana Dop e 4 delle più importanti associazione a difesa dei diritti dei consumatori: Federconsumatori, Unione Nazionale dei Consumatori, CODICI e Adusbef.
Alla base un protocollo di intesa semplice e lineare: le associazioni avrebbero proceduto ad acquistare random i prodotti del Consorzio, quindi marchiati Dop, per poi inviarli in uno dei più accreditati laboratori di analisi in Europa, il TUV SUD GMBH di Siegen, in Germania. Questo per sottoporre le mozzarelle di bufala campana Dop a una serie di sofisticati test, allo scopo di verificarne la salubrità e, soprattutto, la completa assenza di sostanze inquinanti.
I recenti fatti relativi all’ormai famigerata Terra dei Fuochi hanno infatti, come è noto, creato una sorta di psicosi collettiva nei confronti dei prodotti campani, provocando un calo nelle vendite talmente rilevante da portare sull’orlo del collasso l’intero sistema agricolo della regione.
Tre settimane di intenso lavoro e, finalmente, il tanto atteso responso.
“Che è perfettamente in linea con le nostre aspettative – annuncia Domenico Raimondo, Presidente del Consorzio – e con le migliaia di analisi alle quali sono sottoposte le nostre mozzarelle ogni anno da circa una decina di enti e autorità italiane. Il TUV ha confermato infatti che il nostro prodotto è sano e sicuro aldilà di ogni ragionevole dubbio”.
E un importante endorsement in tal senso è quello fornito dalle 4 associazioni a difesa dei diritti dei consumatori che hanno proceduto, in maniera perfettamente autonoma, all’acquisto e all’invio del prodotto presso il laboratorio tedesco e che hanno avuto modo di verificare, per prime, gli esiti delle analisi. Un lavoro capillare, condotto con serietà e competenza, nell’ottica della mission  delle associazioni stesse.
“Ora chiediamo agli amici della stampa di dare il giusto rilievo alla notizia – ha concluso Antonio Lucisano, Direttore del Consorzio – in quanto fondamentale per ripristinare un rapporto di fiducia con i consumatori che, travolti da una serie di informazioni spesso confuse e votate al sensazionalismo, hanno ridotto l’acquisto del nostro prodotto, con devastanti conseguenze per l’intero comparto. Il problema della Terra dei Fuochi rimane dolorosamente attuale ma non dobbiamo fare di tutta l’erba un fascio e occorre sottolineare come la stragrande maggioranza del comparto agroalimentare campano sia sana e, storicamente, votata a una grandissima qualità”.

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