Un’orata all’acqua pazza: un pranzo ricco, anche se leggero. Ogni tanto ci vuole: cerca di cucinare qualcosa che assomigli ad un piatto un po’ elaborato per cercare di illudersi di non stare patendo la fame. Perché è vero che con la Dukan si mangia a volontà, ma è anche vero che mangiare sempre uova sode, tacchino e pollo al vapore, formaggio magro e poco altro, rischia di far venire due scatole abnormi – per non dir di peggio – soprattutto se, come succede a me, manca il gesto del “cucinare”. E allora cerco di farmi venire in mente soluzioni – leggere, se non dietetiche – che cerchino di riempire questo vuoto.
Come questa.
“Ricetta originale dei pescatori di Ponza, venuta di moda a Capri all’epoca di Totò imperatore di Capri…., da riscoprire. Un’avvertenza: la freschezza del pesce è elemento fondamentale della ricetta, proprio per la sua semplicità! Quindi: o vivete sulla costa, o avete una pescheria metropoliatana veramente fidata, oppure aspettate l’estate quando siete al mare e scatenatevi.”
Per cinque-sei persone:
3 orate da mezzo kg. cadauna
2 spicchi d’aglio
un litro e mezzo d’acqua
3-4 pomodori freschi (oppure pelati, in inverno, ben sgocciolati), schiacciati grossolanamente
olio e.v.o
peperoncino forte, se vi va
origano, sale.
Ovviamente, si parte eviscerando e pulendo bene il pesce. Poi, si mette a bollire in un grosso tegame ovale, che possa poi contenere anche il pesce, tutti gli ingredienti tranne le orate. Si porta a bollore l’acqua pazza e la si fa continuare a cuocere, per stringere un po’, per ca. 15/20 minuti dalle prime bolle. Si aggiunge poi il pesce e e si cuoce per un altro quarto d’ora (girando, se necessario, a metà cottura).
Togliete quindi le orate, fatele a filetti se vi va, e sistematele in un piatto si servizio. Poi, ricopritele con l’acqua di cottura caldissima.
Con bruschetta da intingere nell’acqua pazza e Verdicchio ben freddo è una vera libidine. Ma io, ovviamente, questa nota finale devo far finta di non averla mai scritta…
26 COMMENTS
bella ricetta e splendida foto!
Grazie!!!
ciao ti ho conosciuto per caso e appena sono arrivata sul tuo blog ho sentito il profumo di cose buone oltre che belle quindi da oggi ti seguirò con molto piacere ciao rosa.kreattiva
Grazie, benvenuta. :))
Mi piacciono queste ricette di pesce semplicissime! Anzi mi sa che ho trovato che cucinare stasera!
Grazie, pola. Sei sempre gentilissima. 🙂
Bellissima ricetta che nella sua semplicità fa proprio venire l’acquolina… complimenti.
Mi è stata tracciata la rotta per approdare in questi lidi dagli amici verDi&bLu… ora torno di la e ringrazio!
nasinasi golosi
Ciao miciapallina erano un po’ di anni che non ci si incrociava… tutto ok? Un abbraccio. 🙂
Beh vedo che la dieta in questo periodo ci accomuna un pò tutte!!…questa ricetta sarà mia al più presto, perché non l’ho proprio mai fatta!….e sono avviamente a dieta……cioè, cerco di confineremo…forse con questa orata c’e la faccio!! Ciao
Questa è buonissima, e non sembra neppure dietetica… ti piacerà, vedrai! 🙂
Ecco, probabilmente uno dei lati positivi di fare una dieta è mangiare pesce e, ovviamente, cucinarlo nella maniera in cui hai fatto tu! Poi da siciliana doc, ti dico che è uno dei miei piatti preferiti. Brava!
Il problema è trovarlo buono quando se ne ha voglia. E magari non spendere un capitale… cosa facile, qui al nord. Grazie!
ho abbandonata da tempo quella sciagurata dieta e non ne sono pentita..però questa ricetta va bene anche adesso che seguo solo la dieta delle limitazioni, grazie!
Io per un po’ voglio continuare, non ho tempo per prepararmi da mangiare in modo “normale”, purtroppo. E questa rompe, ma è comoda. Ma ho perso tre chili in un mese, non la faccio rigidissima… :))
Teresa,ma una dieta con questo piatto si fa più che volentieri!!!Delicatissima e gustosa,è una specialità!Buona domenica
si’, quando si ha del buon pesce sottomano è proprio una degna fine… buona serata!
Per quel che può contare il mio giudizio, dico: perfetto. Amo anche la variante con prezzemolo (ramo sano) al posto dell’origano, che anche preferisco in rametto. Fondamentale la freschezza del pesce, però farla a filetti “viva” mi sembra eccessivo. Ciao
Grazie: ho corretto. Bell’errore… vero? :))
Lasciando stare il discorso dieta che io evito accuratamente ci vivo sulla costa e allora acqua pazza sia! ;D Consolati finirà presto la dieta!
Speriamo, temo debba durare per un paio di mesi ancora… 🙁
Cara mi sa che a breve anch’io entrerò nella tua filosofia – ma proprio integralmente eh!
Dalla prossima settimana mi getterò anhc’io nella fame più totale, o almeno, spero di non doverla fare se riesco a trovare ricettine sane, buone e a 0 grassi! Già cucino così, ma la mia golosità è una vera tortura per me e mi fa cadere in tntazione di continuo con i fuoripasto, quindi anche se cucino in maniera sana, tra mattino e pomeriggio mi sconto tuuuutti i grassi che non inserisco nel pranzo…a parte che devo eliminare il lattosio per almeno due mesi che mi sta dando troppi fastidi!
Insomma, come vedi, siamo messi un fiore :-)))
Ti abbraccio mia cara amica di ventura (non sventura), ce la possiamo fare! 😀
Ago, ce la DOBBIAMO fare… mo’ sai che fo’? Ti tengo d’occhio e ogni volta che pubblichi un dolce ti cazzejo… cosi’ impari!!! Abbraccio a te. :)))
Io lo dico sempre che Teresa-gennarino e sinonimo di precisione e originalità.
Dico questo perchè molti ingegneri della cucina italiana usano il vino e poi la chiamano acqua pazza.
A presto.
Vino? Ma glielo diciamo o no che ci vorrebbe l’acqua di mare? Altro che vino… grazie, sei sempre troppo buono. 🙂
Concordo…..è una vera libidine, tant’è che continuiamo a cucinarla da decenni e non riusciamo a toglierla dal menù, anzi…..non ci proviamo proprio!!!!!
Buon sabato
saranno i primi caldi, ma questi piatti in questo periodo mi attirano moltissimo… buona serata a te!!!