E soprattutto, non si butta via la buccia. Certo, deve essere assolutamente non trattata e freschissima: solo così si potranno sfruttare in pieno gli oli essenziali di cui è ricca. E siccome in questi giorni mi è arrivata una cassetta di arance direttamente dalla Sicilia, ho deciso di sfruttarle al massimo. Non limitandomi a mangiarle insomma, ma soprattutto a conservarne il profumo.
Consumo diverse arance, ogni giorno. Così, nature, oppure spremute. E mi piange il cuore buttare via una delle sue parti migliori. E allora, siccome devo servirla semplicemente in bicchiere, ho deciso che ogni volta, perdo qualche minuto a lavorare di zester. Ne gratto via la buccia, insomma (ovviamente dopo averla lavata e asciugata) e la uso per preparare cose che mi serviranno in futuro per aromatizzare. Come il sale di Cervia al profumo di arancia: semplicemente, buccia grattugiata e sale, messo via in un vasetto. Ed usato per insaporire, come un sale comune (preferibilmente, a fine cottura).
Ottimo per diversi usi: il pesce innanzitutto e la carne bianca. Per esempio, questo pollo (per la ricetta ho preso spunto da qui)
Per 4 persone servono:
4 cosce di pollo
4 arance naturali
mezzo bicchiere di vino bianco amabile
pepe q.b.
mezzo cucchiaio di miele, mille fiori o arancio
sale grosso (io uso quello di Cervia) aromatizzato all’arancia
Semplicissimo. Solo, perché riesca al meglio, è necessaria qualche ora di marinatura della carne nel succo. Quindi, si parte spremendo le arance e mettendo le cosce nel succo ricavato per ALMENO un paio di ore (ricordatevi di non buttare via la buccia, preparando – per esempio – altro sale), poi sgocciolatele ed asciugatele. Prendete ora una padella con il fondo spesso e scaldatela: io faccio così per evitare di aggiungere olio. Il pollo infatti mi pare già perfetto di suo come quantità di grassi (anzi, a volte persino eccessivo), per cui preferisco rosolare senza grassi aggiunti. Una volta che è ben calda la padella quindi, vi sistemo il pollo e lo faccio rosolare da tutte le parti mescolando spesso. e aggiungo il vino bianco. Quando questo è evaporato, aggiungo il succo di marinatura e il sale e porto a cottura fuoco molto basso finché la carne non è cotta a puntino ed il succo ben evaporato.
A fine cottura, giusto un paio di minuti prima, metto il miele e mescolo. Ed infine la solita spolverata di pepe macinato di fresco.
Semplicissimo. Eppure da leccarsi i baffi.
2 COMMENTS
fatto e mangiato stasera: ho accelerato un po’ la marinatura, ma è venuto buonissimo lo stesso 🙂
Lo aspettavo 😉 e non vedo l’ora di farlo.
Faccio un pollo al limone ed anch’esso deve assolutamente marinare nel succo prima della cottura, pena un piatto mno gustoso.
Questo col tocco dolce del miele sarà mio quanto prima!