Mi ci avevano pure invitata, alla presentazione dell’audacia a base di patatina industriale ma non ci sono andata. Figurarsi se sprecavo un giorno di ferie e i soldi del biglietto per Milano, per andare a sentire osannare una patatina… Ormai però è dappertutto: Cibus, a Parma, ne era invasa. Cosi’ come ne è invasa la tv: uno spot di una antipatia insopportabile. Soprattutto per chi ricorda i discorsi sulla qualità, sulla tradizione, sul cammino cui si trova di fronte al cucina italiana. E per chi ricorda anche la discussione con la Parodi, su questi temi. Che, alla fine, mi pare mostro di coerenza rispetto a lui.
Che di Audacia, prestando il suo volto a questa campagna pubblicitaria, ha sicuramente dimostrato di possederne parecchia.
Troppa, decisamente. Per i miei gusti, almeno. Perlomeno, pensando alla sua famosa discussione con Benedetta Parodi…
Edit: il video risulta non visibile, in quanto reso privato. Potete comunque trovarlo sul sito della RAI
In ogni caso, resta in buona compagnia: i suoi soci televisivi, infatti, ci stanno raccontando della grandezza della pasta sfoglia industriale l’uno e della bontà di un olio di oliva a meno di 5 euro l’altro. La prova provata, caso mai che ne fosse bisogno, che Masterchef sta alla cucina come il Grande fratello sta alla lettura.Roba da rivalutare la Clerici e la Parodi, insomma.
8 COMMENTS
Ciao sono nuova! Il primo post che leggo (buffo vero?), è proprio questo! Cosa mi ha attirato: proprio la presenza di questa pubblicità passando sul blog di Teresa! La seguo da quando esiste il suo sito, praticamente, e mi faceva buffo vedere un prodotto del genere pubblicizzato da una persona con una grossa tendenza al buono, naturale e fatto in casa!
Volevo solo dire una cosa sul fatto che le patatine non mettano a rischio la salute del prossimo! Ma lo sapete che quando indicano olio vegetale sulle confezioni significa che viene utilizzato quasi esclusivamente olio di palma per la frittura? Lo sapete che ormai anche i ristoratori usano solo questo prodotto di bassa qualità che viene venduto a pochissimo prezzo? Secondo me è arrivato il momento di fare marcia indietro e ritornare alle buone abitudini di una volta. La parola d’ordine dovrebbe essere: “boicottiamo il cibo spazzatura”.
la patatina e un filo di panna uht…la morte sua! 😀
…madre de dios! Avrebbe commentato El Morisco di Tex Willer. Stefano
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Quando poi io dico di non guardare la TV in generale e in particolare i programmi di cucina perché li trovo poco utili e talvolta ai limiti del ridicolo, passo per snob e saccente….
Buona serata
AngelaS
Allora non sono la sola… !!
😉
per la cronaca : dopo aver visto qualche pezzo di puntata di masterchef, da buon appassionato di cucina non solo ho capito che era meglio non vederne altre, ma poi non avrei imparato proprio nulla .Tutto questo per dirvi che alla fine a sta gente di tutta la filosofia che si cerca di fare attorno ai buoni prodotti, il km zero, l’orto etc.etc cio’ che interessa è il profitto ed il denaro. Ho avuto prova di cio’ che pensavo, proprio al Cibus di quest’anno quando parlando di questo personaggio con un famoso chef stellato (stessa compagnia) mi ha detto candidamente che si fa per denaro e non per convinzione.percio’ condivido che forse è meglio la parodi e la clerici che almeno sono spontanee e genuine nei loro programmi. Chiudo solo dicendo che nel periodo in cui Marchesi decise di metter mano alle ricette di alcuni famosi panini e di un ben noto marchio mondiale, tutti gridarono allo scandalo ed io mi sto ancora chiedendo il perchè, stava facendo solo il suo lavoro e stava tentando di rendere migliore un prodotto che da sempre è definito mediocre e poco salutare.Mo Cracco a ste patatine che cosa ha fatto? e perchè dovrei preferirle ad altre?Sempre patatine sono! un caro saluto,peppe
Da ex allievo di scuola alberghiera, Cracco era un punto di riferimento da ben prima di Masterchef (che non ho mai seguito)…quando ancora ironizzava sull’utilizzo fashion dello scalogno. Certo che questa campagna pubblicitaria è stata una forte disillusione e dimostra come di fronte al denaro la deontologia professionale possa passare in secondo se non in terzo piano…certo bisogna dire che in questo caso perlomeno non si mette a rischio la salute del prossimo – al massimo si perde di credibilità verso il grande pubblico.