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friggitrice ad aria

“La friggitrice ad aria: esame superato!”


Eccomi qua, come state? Torno a scrivere dopo una pausa durata un anno, che mi ha visto impegnata in una nuova – entusiasmante – avventura lavorativa. Non ne ho parlato mo

Siccome però rimanere lontana dai vecchi amori è difficile, rieccomi qua. Settembre, si sa, è una specie di Capodanno e stagione perfetta per i nuovi propositi: il mio, è riprendere a lavorare sul blog e sulla raccolta di ricette tratte dal Forum di Gennarino.org. Un patrimonio enorme, in termini di ricette e sapienza culinaria, a più voci, che non voglio vada perduto anche se ora i Forum sono passati di moda. Non lo conoscete? Date un’occhiata, giusto per dirmi se secondo voi questo lavoro merita di essere fatto oppure no.

Si riinizia, quindi. E per farlo ho scelto di parlare del mio ultimo acquisto, con cui sto facendo un po’ di prove (come sa chi mi segue su facebook): la friggitrice ad aria.

Premessa: sono stata sempre scettica verso questo strumento: le parole FRIGGITRICE ad ARIA messe assieme non mi hanno mai convinta. Poi, dopo aver letto un po’ di cose in giro e dopo averla vista in offerta alla Lidl, ho deciso di provare. Convinta anche del fatto che acquistando in questo negozio si ha la possibilità di riportare indietro quello che non ci soddisfa, senza dover fornire alcuna spiegazione aggiuntiva. Per cui, non avendo nulla da perdere e considerando che il prezzo era intorno ai sessanta euro mi sono convinta.

Il mio giudizio sulla friggitrice ad aria? Uno dei migliori acquisti che abbia mai fatto e ora provo a spiegarvi il perché.

Premessa: non aspettatevi una vera frittura. La friggitrice ad aria è infatti un fornetto molto potente che sfutta la combinazione tra aria calda e grill, consentendo quindi di ottenere croccantezze impensabili con il forno tradizionale. Ottimo risultato, diverso dalla frittura ma non per questo meno buono. E sicuramente più digeribile.

Primo vantaggio: è piccola, molto piccola. Perfetta quindi per famiglie di un paio di persone, per cui accendere il forno tradizionale sarebbe troppo dispendioso in termini di consumi energetici (e impatto ambientale). 

Secondo vantaggio: è portatile. Questo vuol dire che si può usare sempre, anche in estate quando non si ha voglia di accendere il forno magari posizionandola in balcone.

Terzo vantaggio: non fa odori ed essendo chiusa non sporca la cucina. E si lava facilmente a mano, senza alcuna fatica. In teoria si potrebbe anche usare la lavastoviglie ma essendo fatta anche di plastica temo che  un lavaggio troppo energico la danneggi nel tempo, per cui preferisco evitare.

Quarto vantaggio: arriva a temperatura in pochissimi minuti, questo vuol dire risparmio sulla bolletta. Certo, potreste obiettare che la padella costa meno, ma non è che poi l’olio – quello buono, soprattutto – lo regalino… giusto?

Quinto vantaggio: leggerezza nel gusto finale, grazie appunto alla modalità di cottura.

Sesto vantaggio: cuoce da sola, come ogni aggeggio elettrico. Per cui, se non ci si distrae (magari usando il timer incorporato) intanto si può fare altro, tipo riordinare la cucina, e guadagnare tempo per sé.

Insomma, un sacco di vantaggi ad un costo – almeno quello che ho pagato io – assolutamente accettabile.

Certo, bisogna prenderci confidenza e capire un po’ come funziona. Io per ora ho capito questo.

– le verdure, devono essere tagliate sottili e in pezzi di uguale dimensione;

– devono essere perfettamente asciutte, per ottenere il migliore risultato. Quindi, lavatele e asciugatele bene con uno strofinaccio e poi tagliatele. Se non avete fretta prima di cuocere fatele asciugare ancora, male non fa;

– se state cuocendo pezzi di grandi o medie dimensioni, tipo crocchette, ungetevi le mani e poi “massaggiate” prima di friggere, in modo da ungere leggermente la superficie. Se invece state cuocendo pezzi piccoli – tipo zucchine a rondelle – condite in una ciotola come se steste preparando un’insalata e poi friggete salando subito o a metà cottura in modo da aiutare la croccantezza finale;

Per quanto riguarda la temperatura, poi, vi consiglio di fare delle prove. Con la mia vedo che i risultati migliori li ottengo seguendo questa regola: più piccolo è il pezzo da friggere, più alta deve essere la temperatura. Unica costante, la botta finale al massimo per rendere croccante l’esterno;

Aggiungo, infine, un ulteriore consiglio per gli acquisti: un set di accessori che consentono di rendere ancora più versatile la friggitrice ad aria, consentendo addirittura di usarla per cuocerci torte. Io ho provato il set con la parmigiana, usando le griglie per ottenere più livelli di cottura in modo da non sovrapporre le fette e usando poi la teglia per la cottura finale.

Per oggi mi pare basti. Magari, nei prossimi giorni, inizio a pubblicare le ricette di quello che ci combino, che dite… continuo o sparisco di nuovo?

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