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Ragù di nduija

“IoChef? Un grande successo, parola del sito della Federazione Italiana Cuochi!”

pasta e fagioli

Ebbene sì, è ufficiale. E’ un successo, lo è stato sinora e probabilmente continuerà ad esserlo fino a Metaponto. Ne avevamo avuto il sospetto, in verità, ma trovarlo scritto qui, nientemeno che sul sito della Federazione Italiana Cuochi fa il suo  bell’effetto, confesso.

I blogger al Congresso: è già un successo!

Per non parlare poi del fatto che ancora, nonostante i posti disponibili siano andati esauriti in meno di tre giorni, continuino  ad arrivare richieste di iscrizione. E, come se questo non bastasse, cosa dire della qualità delle ricette? Belle, bellissime (le potete vedere qui) e numerose. Insomma, questo concorso ha scatenato un vero e proprio tam tam mediatico incentrato sui prodotti dell’eccellenza lucana, che era poi lo scopo fondamentale che ci eravamo posti organizzandolo. Credo che non si sia mai parlato tanto nelle piattaforme blogger e nei socialnetworks di melanzane rosse, peperoni cruschi, ceci neri, ficotti etc. etc. Mai così tanto in contemporanea, almeno: e credo che possiamo affermare con certezza che  grazie ad Iochef ora nel mondo dei foodblogger  la cucina lucana sia un po’ più conosciuta. 

E questo, confesso, è motivo di grande soddisfazione. Almeno per me. Soddisfazione che oggi ho alimentato con un primo estemporaneo e veloce, ma gustosissimo, preparato con un po’ dei prodotti avanzatati dal campionario del concorso e un po’ di nduja calabra.

tropea-6

Ho usato, per 4 persone
150 gr di fagioli secchi
180 gr di pasta
una cucchiaiata di concentrato di pomodoro
2 fette di nduja
3 spicchi di aglio
mezza cipolla ramata
olio e.v.o.
sale
brodo vegetale


Sono partita da un po’ di fagioli, ammollati tutta una notte e cotti a bassa temperatura per un po’ di ore in tegame di coccio, a bassa temperatura, insieme a tre spicchi di aglio vestito e mezza cipolla.

bianco e rossa

Una volta pronti, ho eliminato la cipolla, corretto di sale ed aggiunto abbondante brodo caldo, un cucchiaio di concentrato di pomodoro, e buttato la pasta, che ho portato a tre quarti di cottura. A questo punto ho spento e aggiunto un paio di fette di nduja, mescolando per farla sciogliere bene. Ho spento quindi il fuoco e fatto riposare una decina di minuti. Al momento di servire, ho semplicemente cosparso di ricotta salata grattugiata, una manciata di peperoni cruschi e un filo di olio.

Ps. Un enorme GRAZIE a chi partecipando al concorso, o aiutandoci semplicemnte con il suo entusiasmo, ci ha aiutati a conseguire questo risultato. Non semplice, visto il periodo ancora vacanziero in cui il concorso, quasi in sordina, è stato lanciato. Grazie a tutti.

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